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Agosto 01, 2022

Sigarette no, e-cig sì: sta succedendo in Nuova Zelanda

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The Smokefree Aotearoa 2025” è un insieme di proposte di legge presentato il 9 dicembre 2021 per ridurre radicalmente il consumo di tabacco. Così la Nuova Zelanda punta a diventare una nazione smokefree entro il 2025; per l’esattezza si calcola che meno del 5% della popolazione fumerà.

La ministra della Salute Ayesha Verrall ritiene “folle” permettere alle industrie di tabacco di arricchirsi attraverso la dipendenza ad un prodotto mortale. Poi dichiara: “La nostra priorità nel presentare questo disegno di legge è chiara: vogliamo proteggere la nostra gente, le nostre whānau (famiglie), la nostra comunità”.

 

La sigaretta elettronica: un’alternativa valida

L’aspetto interessante della vicenda è che tali considerazioni non coinvolgono la sigaretta elettronica.

Rimane infatti in vigore la politica di regolamentazione approvata a novembre 2020. Ai tempi il regolatore affermò che il fine è “trovare un equilibrio fra garantire che i prodotti del vaping siano disponibili ai fumatori che vogliono passare a un’alternativa meno dannosa e proteggere i minori dalla promozione e dalla vendita”.

La diversità di trattamento tra sigaretta elettronica e sigaretta analogica è l’ennesimo segno lampante di come la Nuova Zelanda intenda davvero occuparsi della pericolosità del fumo, perché pone l’e-cig su un piano nettamente diverso. Del resto proprio sul sito del Ministero della salute, da anni, ne viene promosso l’utilizzo e riconosciuto il ruolo di alternativa più salutare.

Inoltre la ricerca “New Zealand Health Survey 2020/2021″, ha registrato un forte calo di fumatori ed ha evidenziato come questo fenomeno abbia coinciso con l’aumento di consumo di prodotti da vaping.

 

Le misure contro il fumo in Nuova Zelanda

Veniamo dunque alle principali manovre adottate nella lotta contro il fumo.
Se il Bhutan ha già totalmente vietato la sigaretta, la Nuova Zelanda è il primo Paese al mondo a dichiarare guerra alle industrie di tabacco varando drastiche restrizioni che toccano tutta la filiera e mirano prima di tutto a non far avvicinare i giovani al fumo.
In sintesi, alcuni dei punti chiave che dovrebbero entrare in vigore entro il 2023:

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