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Novembre 11, 2013

Veronesi: “ho incontrato il ministro Lorenzin e le ho chiesto di impegnarsi a diffondere questa sigaretta”

Questo è quanto dichiarato da Umberto Veronesi, presidente dell’Istituto Europeo di Oncologia, in occasione di una conferenza stampa per la divulgazione dei risultati preliminari di uno studio condotto dall’IEO.
Veronesi prosegue sostenendo che: “se tutti coloro che fumano sigarette tradizionali si mettessero a fumare sigarette senza tabacco – le sigarette elettroniche – salveremmo almeno 30 mila vite all’anno in Italia e 500 milioni nel mondo”.
Non solo, l’ex ministro della Sanità critica il debole impegno dello Stato alla lotta al tabagismo: “Le centinaia di morti quotidiane dovute al tabacco vengono ignorate ed è ignorato il loro dolore; addirittura il nostro Stato, attraverso il Monopolio sui pacchetti di sigarette, lucra su questa tragedia invece di combatterla con ogni mezzo che la ricerca scientifica mette a disposizione”.
È dunque questa un’accusa al Governo che il presidente dell’Istituto Europeo di Oncologia rincara sostenendo che: “La moda della e-cig si è ultimamente sgonfiata, molti negozi hanno chiuso perché il Governo rema contro e, avendo introdotto una tassazione del 58,5%, ha fatto sparire molti produttori. Certo, lo Stato ci guadagna di più con le sigarette tradizionali, senza pensare che ogni anno spende tre miliardi di euro per curare i 50 mila tumori che si sviluppano in Italia a causa del fumo”.
Veronesi ha infine ribadito l’impegno dell’IEO nello studio delle sigarette elettroniche e degli effetti che le stesse hanno sull’organismo umano, sottolineando come finora il dibattito si sia concentrato soprattutto sul mercato anziché sulla valutazione della reale capacità di restare senza tabacco da parte di coloro che utilizzano la e-cig.